venerdì 1 agosto 2008

.... Addio zia I. ....

... sai, lo sapevo che il tempo, benedetto tempo umano, sarebbe trascorso e sarebbe rimasto tanto da dirci, tanto che mi avresti dovuto e potuto raccontare, di te, di nonna, di nonno... tempo che ho rimandato, tempo che non ho preso ed ora ti so già nelle braccia del Padre e mi si stringe il cuore... Oh, Zia, spero che tu lo abbia capito che nel guardarti ho rivisto papà mio, che nel sfiorare la tua mano e come se, dopo 20 anni+, avessi avuto l'opportunità di poterlo toccare; tanto mi è sembrato perché tanto mi mancava e mi manca tutti i giorni. Eppure so che di voi, del vs. dna, ne porto buona porzione. Ne porto la facilità di aiutare gli altri, ne porto quella facilità di non affliggermi troppo perché c'è lavoro da fare... So, che in parte l'ho ereditato da voi come anche il senso dell'etica e dell'onestà... E per me queste cose sono come un faro nella notte. ... Avrei voluto dirti di nuovo queste e tante altre cose ma d'ora in poi -anche con te- devo adoperare il canale che mi sono ormai abituata ad usare con il mio papà, la mia mamma e con tutti gli altri che ormai vivono nel mondo della verità.
Stasera, purtroppo, s'è rinnovata l'altra ferita -mai chiusa- ossia Gianfranco e purtroppo nonostante la mia tristezza per la tua dipartita, Zia, credo tu da dove sei condividi appieno, è quella la ferita che ancora duole più d'ogni altra... Eppure, a risultato di questa triste tragedia, ho imparato a dire apertamente "ti voglio bene" che come ben sai da noi non è di comune uso...
Chiudo stasera con la preghiera al Signore di tutti i tempi di accogliere te nel Suo regno e di darti un posticino vicino a tutti quelli che mi sono cari, cosicché vi so vicini dove potete celebrare e gioire insieme perché avete fatto infiniti sacrifici sulla terra lasciando semplici ma buoni risultati.
ti voglio bene Zia I. ....

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