sabato 22 marzo 2008

inno alla gioia

... no, non quello di Beethoven, ma un altro: uno che sa di amore e d'Amore. Sento dopo tanto tempo, quel sentimento che nonostante non possa definire "amore" è tale che porta il mio pensiero sempre a "lui", chiodo fisso delle ultime settimane. Sentirlo mi reca gioia, saperlo felice mi rende felice etc etc. Eppure, dentro di me rimane un non sapermi risolvere su come impostare questa cosa e fin dove poterla far arrivare. E tanto perché se dessi mano libera ai miei sentimenti selvaggi, andrei contro uno dei principii dell'Amore, e questo non voglio rischiare. La mia anima non è più candida ma non vorrei annerirla ancora con un'altra violazione dei Comandamenti. Eppure, nonostante tutto, è gioia che c'è nel mio cuore perché egli batte ed è vivo, sente ancora le dolci pene e ci fa cadere in ginocchio in quanto tanto umani. ...

Gesù mio, non abbandonarmi su questo impervio cammino ...

1 commento:

D-ee-P ha detto...

non credo nelle "regole dell'amore"...quindi neanche in questa presunta, che lascia spazio all'illusione, che poi si rivelerà vana, di possedere una persona.
Non credo in questo, se non dal punto di vista sessuale.
Il prezzo della libertà sottratta è troppo spesso un logorante annullamento.