lunedì 31 marzo 2008

raggio ‘e sole mije

… raggio ‘e sole mije,
n’ata primavera è turnata,
‘e sciore accumminciano
a veni’ fora e pigliano culore
e chella rosa
ca tanto te piaceva s’arrape a juorne…

tante primavere so’ passate
‘a quanno t’’a guardave
e parole ddoce pe’ mme, essa te ‘spirava

quante so’ ‘e primavere ca so’ passate
nun ‘e saccio cchiù cunta’!

So’ passate guardanno a tte
e ‘a cannellela toja ca lentamente
stutanno se ne sta jenno

‘e co’ essa se stute pure nu poch’’e mme…

a.r.t. Napoli 31 Marzo ’08

domenica 23 marzo 2008

benvenuto Francesco

Benvenuto Francesco.

Tu non puoi conoscermi perché sei piccino piccino ed ancora non sai quanti parenti hai. Chi sono? sono la cugina del tuo nonno materno, Salvatore. A dire il vero neanche io conosco la tua mamma, Chiara, l’avrò vista si e no, una diecina di volte in vita mia. Questo però non vuol dire che non sia felice del tuo arrivo (quello cronologico, quando sarà stato non so) ma so che da oggi tu appartieni alla stessa famiglia che appartengo. Con il tuo battesimo di oggi, siamo non solo parenti di sangue, ma apparteniamo a quella bellissima famiglia che ci rende fratelli e sorelle in Cristo. Questo concetto è un po’ troppo perché tu lo capisca adesso, ma non fa niente. Avrai tempo, tanto tempo, tanto meraviglioso cammino da percorrere ed il libro della vita sarà bello e ricco se porterai il nome che ti hanno dato con gioia e amore. Sarai bello e forte, farai del bene agli altri, li amerai dovunque andrai. Francesco, avrei tanto da dirti ma per adesso sono troppo commossa. La famiglia di sangue alla quale appartieni cresce ed anche questo mi rende felice. Normalmente, all’arrivo di un bimbo, chiunque esso sia, il mio cuore si riempie di gioia perché il Signore ha fatto un altro miracolo dando vita ad una nuova creatura. Per te, cuore mio, il mio cuore esulta. Cresci bene e che la Santa Madre di Dio ti tenga sotto il suo prezioso manto e che San Francesco ti sia da guida nelle scelte della meravigliosa vita, piena di gioia e dolori, ma comunque meravigliosa. Ti abbraccio teneramente.

Pasqua 2008, 23 marzo ’08

sabato 22 marzo 2008

inno alla gioia

... no, non quello di Beethoven, ma un altro: uno che sa di amore e d'Amore. Sento dopo tanto tempo, quel sentimento che nonostante non possa definire "amore" è tale che porta il mio pensiero sempre a "lui", chiodo fisso delle ultime settimane. Sentirlo mi reca gioia, saperlo felice mi rende felice etc etc. Eppure, dentro di me rimane un non sapermi risolvere su come impostare questa cosa e fin dove poterla far arrivare. E tanto perché se dessi mano libera ai miei sentimenti selvaggi, andrei contro uno dei principii dell'Amore, e questo non voglio rischiare. La mia anima non è più candida ma non vorrei annerirla ancora con un'altra violazione dei Comandamenti. Eppure, nonostante tutto, è gioia che c'è nel mio cuore perché egli batte ed è vivo, sente ancora le dolci pene e ci fa cadere in ginocchio in quanto tanto umani. ...

Gesù mio, non abbandonarmi su questo impervio cammino ...

mercoledì 19 marzo 2008

VECCHIO PIANTONE

... quel saluto al solito silenzio in suono di tromba
ai tuoi caduti fratelli in quell’arida terra rossagna
non avrebbe spinto te
trasportandoti fra miraggi di cortometraggi.

In te,
di quell’arida terra l’agghiacciante inconfondibile
odore delle tristi notti soffocanti
di polvere intrisa di sangue…
quegli indelebili assordanti rumori
frastornati da silenzi di morte…

Fra le innumerevoli schegge
che ti fischiarono attorno
quelle che piovvero addosso
trafiggendo il giovane corpo
marchiando il tuo docile animo,
avrebbe preso corpo ancora una volta …

La festa di oggi è minuto umano
miraggio… è il tuo nome,
Mio vecchio piantone, che si tramanda in eterno…

A quel saluto in silenzio,
trabocca il ricordo di te
che piangevi i fratelli tuoi
che nell'inospitale deserto
fieri agnelli immolati nel proprio
dovere…
tu, che con loro caduto non eri.

Napoli, domenica 20 ottobre 2002

Ogni giorno è la tua festa, papà!

martedì 4 marzo 2008

heaving

Cars flying by
waves crushing on the rocks
whirl and intertwine
in unison
our feet pressing ahead in our dance

heaving the solitude of souls
peeking and mirroring,
piercing through,
we’re bonding in the solitude of tormented souls

our fraternal embrace a shadow

your hand reaches out
mine is there waiting.
Your fingers stretch searching,
mine are waiting welcoming,

eternity locked in a caress

art, Naples, Italy, February 29th, 2008

sabato 1 marzo 2008

La cosa più grande

(ricevuto da: http://www.dehoniani.it/)

La cosa più grande che ha luogo tra Dio e l’anima è amare ed essere amato. Da questo dialogo d’amore nasce l’Adamo perfetto (S. Gregorio di Nissa).