lunedì 21 luglio 2008

alcune poesie mie

... sto guardando negli archivi del computer... ho ritrovato pezzetti di me, celati in immagini cantate... non le ho messe in ordine alcuno... ce ne sono altre più vecchie, più recenti... forse le aggiungerò appena ne avrò tempo e voglia... sfogliale se vuoi, ti parleranno di un cuore che oltre alla gioia, al dolore, al ricordo, ama e con esso vive il cammino, passato e presente....

Fiorino d’oro

Quel viale non conosce mulinelli
di zeffiri a primavera; lì, nulla più
conta dell’umana gloria e verità;

Come ramo d’autunno, pesante
di pioggia, il tuo corpo s’inoltra
a compiere l’ultimo gesto
che tanto costa ad amico che resta:

l’ultimo -forse- dei fiorini d’oro
ha per sempre posato il pennino.

Art, Napoli 18 set. 06

Oriana Fallaci torna al Padre: 15 settembre 2006

Nel grembo dell’ignoto

Nel grembo dell’ignoto
ho avvertito il mio essere
esalare l’ultimo spiro

Ho aperto gli occhi

Mi son ritrovata

Naufraga della tirannia
della distanza

a.r.t. Napoli, 30 aprile 04

BUON COMPLEANNO, PAPÁ

tempo remoto

Mi manca il tempo remoto
quando nulla sapeva di paura
di ansia e di dolore

Mi manca il tempo remoto
quando nulla sapeva del mondo
e dell’infinito
e quando tutto era mondo ed era
infinito.

a.r.t. Napoli 14.09.2004

Madre

... Madre, non colmerà mai il vuoto
l’urlo rinchiuso nel seno
che nel silenzio irrompe tuona e risuona…

Madre, non piangere se da lontano
intenta osservi le spine che forano
il cuoio ch’ai miei piedi allacciasti.

Il tuo cuore non deve abbondare di pena
s’il cammino mio è fra sterpi
e non su tenera erba.

Madre...

Switch

Switch

Not a dawn goes by that as it rises,
there is a grand effort in how
the blues loose their hues
becoming paler and paler…
It’s as if dawn were hesitating,
as if to justify its essence.

Every time, I wonder
if it has considered
that the shadow of night
is going to sleep….

a.r.t. Napoli 14.9.04

Joe

Joe

il tuo ritorno, sempre una festa
non per i blocchi di cioccolato
e neanche per la macchina
fotografica o la prima penna,
quella con il mio nome
ricamato sopra…

la tua partenza, io sempre
radice al sole…

marcavo la tua mancanza
contando i vagoni di treno
illuminati che scorrevano
sui binari distanti
come grani di un rosario…
e… correva il mio pensiero
in luoghi lontani e spersi…

poi… anch’io sono saltata
su un vagone… non so
chi stia adesso con le
radici al sole…

a.r.t Napoli 14.9.04
happy birthday Joe

Donna ostrica...

Donna ostrica...

Donna ostrica
vivere tu non puoi
senza l'alito del mare
il suo sale, profumo e moto...

e se i tuoi giorni
agli scogli vivi
aggrappata… in te
la vita tessi sempre più
meravigliosamente
bella...

Tessi aspettando chi
godrà del tuo gioiello....

A.r.t. 11 giugno '04
Rodi Garganico

Dono dei doni

Screpolate e callose le sue mani
di aurore e tramonti nei campi
sapevano e di crepe e di zolle,
come del pane nero mangiato
all’ora di Pan ed al frinir di cicale…

quelle sue mani come il suo viso
scavato da solchi di lacrime asciutti
dal male umano conosciuto.

Non conoscevano stanchezza
né sapevano di costosi unguenti,
usavano all’apprestare dell’alba
frugare leste nel rosaio
e coprirsi di rugiada
mentre le spine facevano loro
un inchino. Prezioso dono
dei doni è sempre stata

quell’antica Donna e nuova.

a.r.t., Napoli 2 agosto 2004

Primavera di gioia

Primavera di gioia

… sonnecchia il giovane negro
sull’autobus e sorride; nel suo sogno,
lontano alfine da Piazza Garibaldi,
l’altra savana. Lo sguardo mio sempre
fisso sulla mia savana tempestata,
oltre il finestrino unto di smog,
da mille volti cartacei di giovani
d’un telefonino appagati
su questa savana dove le erbe
tornano padrone di terra
abbandonata; dove il diletto
è nel fiore d’un biancospino…

a.r.t. 28 marzo 2004
Napoli en-route per Pozzuoli

Dal tam tam

M’è giunto sommesso il tam tam.

La piccola tribù di girovaghi
sul ponte è venuta a svernare.

Come me ha scelto la furia del vento
quella che l’udito frastorna
al grido che dentro urla incessante.

a.r.t. Napoli, 7 novembre ’03

Grazie Signore grazie

Grazie Signore grazie

per la gioia ed lo sconforto
ché tempra mi danno…
per gli amici ed i nemici
ché le loro azioni mi rendono quel che sono…
per il giorno e per la notte
ché sono il segno della Tua bontà…
per la Vita che mi hai donato,
Grazie Signore grazie.

Domani, i tuoi doni nel ricordo
archivio dei primi quaranta
e di quello che mi hai dato,
in qualunque forma,
stretto in cuore lo serbo
ed in canto ti dico:
Grazie, Signore, grazie.

a.r.t. Napoli 19 ott. 03

Capri’ best tricks

Capri’ best tricks

As jackhammers pound on the street
desecrating the island’s ancient nature,
trucks featuring the blue grotto
on the side, pour down more
and more cement as if to silence
the ungrown children hopping
and flying-by on scooters happily
imitating maddened wasps
hurriedly evicted from their nest…

They pour down more cement
as if to seal off the thumping sound of rap
pumping out of slick looking cars
in which elegant women simulating mother
figures sit, cell phones by the side,
they wait for that Beethoven melody
to make them feel they’ve arrived.

“Welcome to Capri, the Blue Island”
where the siren no longer lures
but man plays its best tricks.

A.r.t. Anacapri, October 03, 2003

Arduo compito

Arduo compito stamani c’attende.
Sono diciannove
indimenticabili cuori,
sono diciannove
le coperte di tricolori.

Non piangono al sangue
loro, in cielo, loro
hanno già celebrato la Pasqua.

Vestiti di tristezza e sgomento,
nel mesto silenzio a noi non rimane
che la preghiera dell’avvento
per i nostri fratelli e sorelle.

a.r.t. Napoli, 18 novembre ’03

Addio, colombe di pace

Addio, colombe di pace

Come la mattina di Pasqua
quando festose vanno
annunciando la lieta novella….,
senza mai colpo ferire
di bianco il cielo hanno
variopinto, le colombe di pace.

Attonito il mondo rimane
all’indescrivibile orrore.
È una d’infinite carcasse
incendiate, ma di questa
né il tritòlo né la falce
ne può cancellare la scritta:
CARABINIERI.

Per i nostri, caduti il 12 novembre ’03.

a.r.t. Napoli 13 nov. 03

PartO

PartO

Come il velo del tempio,
il travaglio del parto
per il finito domani di ieri.
Mille gli eco di infiniti vagìti
in ogni amaro ricordo sudato
dalle membra sue è stillato.

La platea palpitava
assetata di fama di poesia,
ignara di chi fra due mondi
occhi ora attoniti ora smarriti,
il parto ha testimoniato
del primo degli inni antichi.

Ma come sull’antico selciato,
solo tu, old dego, ti sei prestato
ad asciugar la sua fronte.

a.r.t. Napoli, 9 nov. ’03
in occasione della partecipazione al 2° Premio Nazionale di Poesia, Città di Fondi tenutosi l’8 novembre ’03, quale relatore con l’intervento: “La letteratura italiana negli Stati Uniti”.

Pacifica invasione

Pacifica invasione

S’infoca la mente
all’antico tuo suono
ma non osa…
pallida nube avvolge
i tuoi tratti
dal tempo altrove
trascorso ed ora sfocati
solo i suoni sempre
più nuovi non cancellano
l’antico tuo suono.

a.r.t. Napoli, 25 aprile 2004

Forever penance

… fonte infinita
d’infinità bontà
d’infinita carità
d’infinita pazienza,
solo in Te, Signore.

Guidami nel
trovarla
amarla
portarla
a tutti quei giocattoli
che l’umano corso
ha da tempo spezzato…

a.r.t. Napoli, 14 apr. 04
... in ricordo di Ilde...